E’ uscito il decreto con le linee guida di Geografia Generale ed Economica
http://www.orizzontescuola.it/news/avvio-anno-scolastico-geografia-generale-ed-economica-linee-guida
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Negli ultimi anni, l'appuntamento con la prima prova dell'Esame di Stato ha sempre evidenziato la presenza di tracce a carattere geografico (dal tema dell'immigrazione, alla sostenibilità ambientale, a questioni geopolitiche), spesso nemmeno considerate dagli alunni che, privi delle necessarie competenze e conoscenze, hanno rinunciato allo svolgimento di tali tracce.
Gli studenti italiani appaiono carenti di conoscenze e competenze anche nel campo dell'educazione ambientale, nonostante il protocollo di intesa firmato da MIUR e Ministero dell'Ambiente per promuovere l'educazione ambientale nelle scuole di ogni ordine e grado.
In considerazione delle premesse sopra esposte e in ragione della specificità della Geografia che si caratterizza come scienza interdisciplinare, capace di riunire e sistematizzare forme di conoscenze diverse, riteniamo che questa possa validamente concorrere al raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari dalla L. 107/2015: potenziamento delle competenze logico-matematiche e artistiche, sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica e sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla legalità, sostenibilità ambientale e rispetto dei beni paesaggistici. La Geografia interpreta inoltre le specifiche esigenze territoriali e facilita la realizzazione di attività in collaborazione con istituzioni e realtà attive sul territorio.
Lo stesso PON 2014-2020 riserva risorse importanti allo sviluppo delle competenze proprie delle scienze geografiche; il riferimento specifico va all'avviso n. 4427 del 2 maggio scorso, relativo al patrimonio artistico e culturale e paesaggistico e allo sviluppo di competenze di cittadinanza finalizzate a promuovere la valorizzazione e la tutela del nostro patrimonio comune. La Geografia è la scienza più indicata per la progettazione e la promozione di interventi didattici mirati allo sviluppo di tali competenze e una scuola carente di Geografia è una scuola destinata a generare lacune in un settore vitale per lo sviluppo del nostro Paese.
In molte scuole, infine, la presenza di spezzoni di Geografia insufficienti a formare cattedre rende difficile reclutare personale e rende spesso necessario il ricorso a docenti non abilitati con conseguente avvicendamento di personale precario. La richiesta di cattedre di potenziamento di Geografia andrebbe a coprire la disponibilità oraria e a rendere disponibile il docente per progetti di potenziamento nelle restanti ore, come già accade per altre discipline.
Chiediamo ai D.S. di sottoporre ai Collegi Docenti la seguente proposta valutando l'importanza delle discipline geografiche per lo sviluppo di competenze chiave di cittadinanza attiva e agli Uffici provinciali e regionali di favorire la creazione di cattedre di potenziamento di Geografia al fine di riequilibrare la situazione di svantaggio ai danni della classe di concorso A21 verificatasi negli ultimi anni.
Grazie della collaborazione e cordiali saluti.
Il Presidente dell’AIIG - Prof. Gino De Vecchis
Il Portavoce del Coordinamento Nazionale SOS Geografia – Prof. Riccardo Canesi
Aderendo convintamente all’appello in difesa della Storia , ci sembra doveroso far notare che negli ultimi anni (complice la “riforma “Gelmini”) ci siamo bruciati la sua “sorella gemella” , e cioè la Geografia, nell’ indifferenza generale della Politica e di buona parte della Cultura italiana.
Geografia e Storia hanno molto in comune , come ci ha insegnato la grande scuola francese dei Les Annales dei grandi Bloch,Febvre, Pirenne e Braudel .
Così come la storia non si riduce ad un elenco di date , altrettanto la Geografia, insegnata oggi, non si riduce ad un elenco di nomi o di numeri.
Per comprendere la prima ci si deve rendere conto di come eventi, circostanze e idee abbiano prodotto certi risultati. Altrettanto accade per comprendere i cambiamenti nello spazio.
Purtroppo la Politica e buona parte dell’Intelligencija italiana non sono per nulla consapevoli di questo secondo aspetto .
Considerata la vicinanza culturale e metodologica delle due discipline, ci auguriamo che i sostenitori della Storia si uniscano a chi da anni vorrebbe ripristinare l’insegnamento della Geografia, quanto meno ai livelli pre-Gelmini , affidandola ,peraltro, a docenti specialisti.
Arretrato e poco lungimirante quello Stato che impedisce ai suoi giovani di conoscere non solo il passato ma anche il presente e lo spazio, locale e globale, in cui vivono !
SOS Geografia
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