Gentili signori, come forse vi sarà giunta eco dai giornali , dal web e da qualche nostra passata comunicazione , esiste una disciplina in tutti i livelli dell’ordinamento scolastico italiano, che nonostante la sua riconosciuta utilità come sapere di base, è sostanzialmente negletta se non annullata .
Stiamo parlando della Geografia .
In un mondo sempre più globalizzato e interconnesso , in una realtà socio-economica mondiale in cui i flussi di merci, di persone , di informazioni sono sempre più frequenti e intensi, in un contesto planetario in cui è sempre più importante , per la sopravvivenza della nostra specie , conoscere le complesse relazioni tra uomo e ambiente e tra le società umane, in un Paese che è la seconda potenza manifatturiera d’Europa e la quinta potenza turistica del mondo, agli studenti italiani è sostanzialmente precluso l’insegnamento di questa disciplina .
Ad esempio, se non lo sapeste, nella primaria e nella secondaria di primo grado alla Geografia è dedicata una sola ora alla settimana .
Nella secondaria di secondo grado, nonostante la significativa e strategica valenza culturale dei contenuti geografici , la Geografia non viene insegnata nella stragrande maggioranza degli indirizzi :
- Nell’unico indirizzo (tecnico commerciale) in cui si insegnava seriamente, con il riordino “Gelmini” , la materia è stata spostata dal triennio al biennio (con grave detrimento per la didattica, considerata l’utenza ancora impreparata ad affrontare la complessità delle tematiche) ed è stata per di più derubricata da “Geografia economica” a “Geografia” (generale).
- E’ stata eliminata negli istituti nautici, nei professionali per il turismo e alberghieri (ogni commento è superfluo) .
- Nei licei, l’ insegnamento non esiste in forma autonoma, ma è accorpato nel biennio con “Storia” (3 ore settimanali complessive), ed è affidato a non specialisti laureati in Lettere o Storia .
- Nella nuova articolazione “Relazioni Internazionali” del triennio ex Ragionieria (ora IT AFM) , “Relazioni Internazionali” e “Geopolitica” sono affidate rispettivamente agli insegnanti di Diritto (e di Filosofia e scienze umane – sic!) ed Economia Aziendale, e non ai docenti specialisti, e quindi qualificati, della classe A21 (ex A039).
- La Geografia generale, come sapere scientifico di base indispensabile e imprescindibile , la troviamo nei bienni dell’obbligo degli istituti Tecnici e Professionali per 1 ora (?!) settimanale in tutto il biennio, a scelta fra prima o seconda classe (fino al riordino disposto dal D. Lgs, 61/2017, in merito all’ attuazione del quale pervengono a SOS Geografia notizie di violazioni reiterate delle norme da parte delle II.SS.).
Il Coordinamento Nazionale SOS Geografia, composto da oltre duecento docenti specialisti , da più di 5 anni si batte affinché venga riconosciuto il giusto ruolo alla disciplina e ai suoi insegnanti , le cui cattedre in questi anni sono state , oltretutto, erose dall’incostituzionale e anomalo sistema delle cattedre atipiche , recentemente superato solamente grazie alla sentenza TAR 10289/2017, su ricorso promosso dal Coordinamento.
Tutto ciò premesso, noi proponiamo le seguenti modifiche ordinamentali:
- di raddoppiare la singola ora di Geografia nella primaria e nella secondaria di primo grado ;
- di reintrodurre nel secondo biennio e quinto anno dell’indirizzo A.F.M. (in alternativa all’attuale insegnamento nel biennio) l’insegnamento di Geografia economica per un numero di 8 ore complessive come prima del “riordino Gelmini” ;
- di estendere a tutti i secondi bienni e quinti anni di tutte le altre scuole superiori l’insegnamento della Geografia economica , per non meno di 2 ore per anno, in quanto sapere dell’area generale imprescindibile per la formazione del cittadino
- l’ attribuzione univoca degli insegnamenti aventi contenuto geografico della scuola secondaria esclusivamente ai docenti, qualificati e abilitati, della classe di concorso A-21 Geografia.
Considerato che tra un mese si svolgeranno le elezioni politiche , come docenti e dipendenti pubblici ma soprattutto come cittadini elettori e genitori, vogliamo conoscere che cosa pensano di fare tutte le forze politiche italiane in merito a questa grave questione , al fine di informarne l’opinione pubblica , i nostri associati e il mondo della scuola .
Pienamente consapevoli delle difficoltà di vario ordine in cui si trova la scuola italiana , come avrete notato, non abbiamo avanzato proposte velleitarie ma solamente una serie minimale di richieste mirata a garantire la presenza nella scuola italiana di un sapere di base finalizzato a far conoscere ai nostri giovani “come funziona il mondo” e , nel contempo, a garantire ai docenti della materia un ruolo e una dignità troppe volte calpestate.
Per noi docenti, cittadini ed elettori sarà molto importante conoscere il pensiero delle forze politiche sul futuro della Geografia nella scuola. Riteniamo , altresì, che sia istituzionalmente doveroso, da parte vostra, risponderci .
Vi chiediamo la gentilezza, quindi, di farci conoscere la Vs posizione entro il 20 febbraio alla seguente e mail .
Di tutte le risposte ed anche di quelle non pervenute, daremo ampia pubblicità , sul nostro sito, sui giornali e sul web prima della consultazione elettorale .
Cogliamo l’occasione anche per invitarvi all’Assemblea nazionale , organizzata dal nostro Coordinamento insieme ad A.I.I.G. , su “Quale futuro per la Geografia alle superiori” presso la Camera di Commercio di Carrara (Piazza 2 giugno) domenica 25 marzo dalle 10 alle 13 .
Grazie della collaborazione e un sentito “in bocca al lupo” per la competizione elettorale, soprattutto nell’interesse dell’Italia !
Prof. Riccardo Canesi (Portavoce del Coordinamento Nazionale SOS Geografia)