Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Ministro dell’Istruzione
Ai Componenti delle Commissioni Cultura di Camera e Senato
Alle Organizzazioni sindacali
Gentili Presidente, Ministro e onorevoli Parlamentari,
il Coordinamento Nazionale SOS Geografia rileva diverse e profonde criticità relative agli insegnamenti di “Geografia” – Indirizzi Amministrazione, Finanza, Marketing (AFM) e Turismo degli Istituti Tecnici – nell’ attuale formulazione della nota 6753 del 27 febbraio 2015.
Come è noto, gli insegnamenti di “Geografia” presso gli attuali bienni degli istituti tecnici (AFM e Turismo) derivano per confluenza, ai sensi del DPR 88/2010, dai precedenti insegnamenti di Geografia economica e Geografia turistica (triennio degli istituti tecnici ante riordino), e concorrono alla definizione del profilo educativo specifico dello studente previsto dallo stesso decreto. Gli insegnamenti originari – Geografia economica e Geografia turistica – sono sempre stati affidati esclusivamente alla classe di concorso 39/A (DM 39/98 e SIM).
Con l’ entrata in vigore del riordino stabilito dal DPR 88/2010, tali insegnamenti sono confluiti nei bienni degli indirizzi AFM e Turismo degli istituti tecnici. In nessun caso era previsto l’ affidamento degli insegnamenti del previgente ordinamento attualmente confluiti nell’ insegnamento di “Geografia” del biennio degli istituti tecnici a classi di concorso diverse dalla 39/A, stante la profonda diversità dei titoli di accesso e dei requisiti curricolari previsti per tale classe di concorso (limitata esclusivamente a laureati in Geografia, Lettere, Economia che avessero sostenuto ben quattro esami annuali di Geografia, due dei quali appartenenti al settore della Geografia economica).
Ma nella difficile fase di transizione al nuovo ordinamento, e nelle more dell’ emanazione del regolamento di assegnazione degli insegnamenti alle classi di concorso, entrambi gli insegnamenti di “Geografia” – sia presso l’ indirizzo AFM che presso l’ indirizzo Turismo - sono stati dichiarati “atipici”. La condizione di atipicità ne consente l’ affidamento a più classi di concorso, in particolare 39/A e 60/A, con le sole finalità della salvaguardia della titolarità del personale docente in servizio presso una determinata sede e di scongiurare esuberi di personale a livello provinciale. Naturalmente questa norma, finalizzata esclusivamente ad evitare situazioni di esubero, prescinde completamente dal profilo culturale sia degli insegnamenti che delle classi di concorso a cui questi sono affidati, e soprattutto prescinde dalla definizione delle competenze dello studente contenute nel profilo educativo.
A tale situazione è andata soggetta anche l’ ora di potenziamento di Geografia generale ed economica prevista dal D.L. 104/2013 successivamente convertito con modificazioni nella L. 128/2013. In questo caso, la norma ha previsto l’ assegnazione dell’ insegnamento a ben tre classi di concorso (39/A, 50/A, 60/A) con la finalità della salvaguardia della sola titolarità di sede del personale (non ne è previsto l’ utilizzo per evitare esuberi a livello provinciale).
Queste disposizioni, finalizzate al riordino dei conti pubblici, hanno però prodotto:
a) lo scollamento fra l’ attribuzione degli insegnamenti e i profili dei docenti a cui questi sono stati affidati (ricordiamo che assai diversi sono i profili curricolari delle classi di concorso citate);
b) lo scollamento fra i profili degli insegnamenti e le competenze, definite nel profilo dello studente, a cui questi concorrono;
c) uno stravolgimento delle piante organiche provinciali, che, con un meccanismo di causazione circolare cumulativa, ha attribuito più posti in organico alle classi di concorso più numerose e quindi anche più soggette ad esubero.
Va sottolineato che tale meccanismo non ha permesso una più razionale distribuzione del personale docente (si vedano a tal proposito i dati raccolti dall’ AIIG, che stimavano per l’anno 2013 un esubero di docenti della classe 39/A intorno al 10% a livello nazionale), e che, per contro, ha compromesso il riequilibrio delle piante organiche rispetto all’ originario disegno delle confluenze, e quindi alla specificità degli insegnamenti impartiti. Infatti, l’ attribuzione degli insegnamenti atipici coinvolge in primo luogo l’ organico di diritto (OD), che è quello su cui avvengono i trasferimenti e le immissioni in ruolo del personale docente. Ne consegue che ore degli insegnamenti atipici affidate per salvaguardia della titolarità, permangono nell’ affidamento anche quando sia venuta meno la necessità della salvaguardia della titolarità stessa (se ad esempio, il docente salvaguardato con le ore di Geografia ha richiesto trasferimento, le ore di Geografia rimangono in organico affidate alla sua classe di concorso, con la conseguenza che possono essere utilizzate per un ulteriore trasferimento – magari anch’esso da una cattedra composta da ore “atipiche” - o addirittura per un’ immissione in ruolo o per l’ affidamento in supplenza annuale). Si determina pertanto un perverso meccanismo che si autoalimenta e che impedisce nel tempo la convergenza delle piante organiche verso la reale necessità di personale per ciascuna classe di concorso. Si sottolinea infine come tale meccanismo alimenti la sproporzione fra piante organiche delle classi di concorso (chi è più numeroso “prende tutto”, salvo poi dare vita a ulteriori situazioni di esubero, che richiedono salvaguardia, e così via), alimenti il caos nella formulazione degli organici, e costituisca una evidente violazione del diritto alla mobilità dei titolari e del diritto all’ immissione in ruolo del personale avente titolo nelle classi di concorso meno numerose.
Nei passati anni scolastici, lo stesso MIUR ha avuto contezza degli squilibri conseguenti alla situazione descritta. Pur non modificando il meccanismo dell’ atipicità, il MIUR è intervenuto specificamente sull’ attribuzione dell’ insegnamento di Geografia con la nota n. 679 del 5 maggio 2012.
In essa “si precisa che le ore di geografia in questione devono essere assegnate prioritariamente ai titolari della 39/A e, solo in fase residuale, al fine di evitare la creazione di situazioni di esubero, ai titolari della 60/A. Ne consegue altresì che, in presenza di soprannumero , non deve procedersi alla redazione di una unica graduatoria tra i titolari delle due classi di concorso”, facendo esplicito riferimento al disegno delle confluenze menzionato sopra. Il MIUR stesso è quindi intervenuto ritenendo prioritaria la salvaguardia della specificità dell’ insegnamento rispetto alla salvaguardia della titolarità, e limitando i casi di applicazione esclusivamente agli esuberi a livello provinciale (cioè al personale docente di ruolo che non può trovare alcuna altra collocazione in altra sede della provincia) e “in via residuale”.
Stupisce quindi molto osservare come le disposizioni emanate dallo stesso MIUR negli anni passati non abbiano lasciato alcuna traccia nella nota 6753 del 27 febbraio 2015. In essa non vi è alcun riferimento alla specificità dell’ insegnamento di Geografia, ma solamente un riferimento generale: “Ovviamente nella scelta della classe di concorso dovrà farsi riferimento all'indirizzo, all'articolazione, all'opzione, nonché al curricolo presente nella scuola.” Per di più, viene affidata ai Dirigenti Scolastici e ai Collegi dei Docenti la responsabilità della scelta della classe di concorso a cui attribuire un insegnamento in assenza di situazioni da salvaguardare, attribuendo a questi Organismi un onere che non hanno né possono assumersi nel vigente ordinamento, in cui la specificità degli insegnamenti e la loro attribuzione non è di pertinenza delle autonomie scolastiche ma esclusivamente del Ministero, che ne dispone per decreto a livello nazionale. Vogliamo rappresentare come, negli anni passati, una situazione più e meglio regolamentata di quella che si profila attualmente abbia nondimeno prodotto grande incertezza nella formulazione e determinazione degli organici, quando non veri e propri abusi.
Onde evitare il caos e l’ incertezza, quando non l’ arbitrio vero a proprio, sperimentato nei pregressi anni durante la fase di formulazione degli organici, il Coordinamento Nazionale SOS Geografia chiede alle Autorità in indirizzo che vengano impartite dal Ministero e a livello nazionale, in forma univoca, specifiche norme e interpretazioni, a tutela della salvaguardia degli insegnamenti di “Geografia”, che salvaguardino la qualità dell’ insegnamento e il diritto ad un apprendimento degli studenti coerente con il profilo in uscita dell’ indirizzo da questi scelto.
Riportiamo a tal proposito quanto già precedentemente disposto in merito dallo stesso Ministero (nota 679/2012), chiedendone almeno l’ estensione anche all’ ora di potenziamento di Geografia generale ed economica di cui al D.L. 104/2013 e provvedimenti successivi, ed anche all’ anno scolastico 2015/16 :
“Pervengono richieste di chiarimento in merito alla “atipicità” delle classi di concorso 39/A e 60/A per l’insegnamento di geografia previsto per il primo biennio dell’indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing” e “Turismo”. Al riguardo, si fa presente che l’insegnamento di geografia nel pregresso ordinamento riferito agli indirizzi confluiti in quelli sopra riportati, era ricondotto esclusivamente alla classe di concorso 39/A. Solo, in fase di utilizzazione, i titolari della 60/A potevano accedere a tale insegnamento in assenza di ore riferite alla propria classe di concorso.
Di conseguenza, ad integrazione e a chiarimento di quanto comunicato con la nota n. 2320 del 29 marzo 2012, che ha trasmesso l’elenco delle classi di concorso su cui confluiscono le discipline relative ai primi tre anni degli istituti di secondo grado, si precisa che le ore di geografia in questione devono essere assegnate prioritariamente ai titolari della 39/A e, solo in fase residuale, al fine di evitare la creazione di situazioni di esubero, ai titolari della 60/A. Ne consegue altresì che, in presenza di soprannumero, non deve procedersi alla redazione di una unica graduatoria tra i titolari delle due classi di concorso.”
Nello spirito della Carta costituzionale (art. 33) , chiediamo, ancora una volta , che venga fatta chiarezza e soprattutto giustizia (non esistono classi di concorso Cenerentola) e quindi non venga penalizzato ulteriormente (vedasi la inspiegabile e totale assenza dalla Buona Scuola) l’insegnamento della Geografia con l’affidamento a classi di concorso non specialistiche determinando la perdita della sua specificità.
Cordiali saluti.
Prof. Riccardo Canesi (Coordinamento Nazionale SOS Geografia)
www.sosgeografia.it
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Carrara, 15 marzo 2015