Gentile Dottor Augias , mi piacerebbe conoscere la sua opinione in merito alla frustrante e incertissima condizione di un’insegnante cinquantenne precaria. Per complesse ragioni di vita nel passato non ho sostenuto il concorso ma negli ultimi sette anni, essendo tra l’altro laureata in Geografia, ho avuto un incarico annuale in Geografia Economica in un I.T.C. Pur sobbarcandomi 100 km al giorno di auto (non essendoci un adeguato servizio pubblico sostitutivo) questa esperienza mi ha gratificato sia per aver insegnato la mia materia (purtroppo in via di estinzione nonostante la sua stringente attualità ed utilità) sia per gli apprezzamenti ricevuti dagli studenti (primi giudici dell’operato degli insegnanti ) e poi anche da dirigenti e colleghi. Oggi mi ritrovo, a pochi giorni dall’aver sostenuto il test per il tirocinio (TFA), piena di dubbi e in uno stato di depressione totale non essendo sicura di averlo superato a causa della capziosità, delle inesattezze e dell’eccessivo e inutile nozionismo (che cos’è un’uvala?) dei quesiti . In ogni caso ,se lo passerò , dopo aver pagato 2.200 €, dovrò partecipare ad un tirocinio della durata di anno, dopo di che potrei ottenere l’abilitazione . Al posto di questo potrei forse fare un TFA speciale per chi ha almeno 360 giorni di insegnamento ma di questo, nonostante le promesse, non si hanno ancora notizie dal Ministero. Per conseguire il ruolo dovrò comunque poi sostenere un concorso ordinario (scritto, orale, pratico) che mi farà perdere come minimo un altro anno . Non le sembra un po’ troppo ?
Si fa un gran parlare giustamente della grave crisi occupazionale giovanile ma noi lavoratori di mezza età, che abbiamo acquisito una lunga esperienza sul campo e viviamo da sempre in uno stato di costante incertezza, abbiamo diritto a veder riconosciuta la nostra professionalità o dobbiamo sparire in nome di un malinteso senso del merito ?
A prescindere da una Direttiva comunitaria (1999/70/CE) completamente disattesa che prevede la stabilizzazione di chi ha svolto nella pubblica amministrazione almeno 3 anni di servizio, il Ministro Profumo è consapevole di tutto ciò ?
A giudicare da quanto sta avvenendo avrei qualche dubbio.
Prof.ssa Francesca Violi