In un Paese dalla scarsa cultura geografica , che è concausa poi della devastazione ambientale sotto gli occhi di tutti , è agghiacciante constatare come, nella Riforma della Scuola Secondaria Superiore che il Governo vuole introdurre dal prossimo anno, la Geografia venga ulteriormente ridimensionata per non dire quasi eliminata. In un’epoca di globalizzazione imperante , di scambi commerciali sempre più intensi tra tutti i luoghi del mondo, di viaggi sempre più frequenti da parte di tutti , di migrazioni più o meno forzate, di conflitti che ci riguardano sempre più da vicino, di compromissione quasi irreversibile dell’ambiente naturale, le ore e l’insegnamento di questa materia semmai avrebbero dovuto essere aumentate . Al contrario, il Ministro della Pubblica Istruzione , in un Paese che ne vedeva già molto ridotto l’insegnamento rispetto a tutti gli altri Paesi avanzati, ha deciso di eliminarla dagli Istituti Professionali Alberghieri e Turistici, dagli Istituti Nautici (!?) e di confinarla solo al primo e secondo anni negli Istituti Tecnici Commerciali. In compenso nei Licei continuerà ad essere insegnata nei primi due anni da insegnanti non specialisti. E’ sconvolgente pensare che in una delle più grandi “potenze turistiche” del mondo che anzi, a detta del Ministro Brambilla, vuol tornare a primeggiare e a raggiungere in pochi anni il 20% del PIL (!?), si preparino operatori senza un minimo insegnamento della Geografia Turistica!
La ciliegina sulla torta è data poi dal nuovo indirizzo “logistico” ( e quindi dei trasporti) degli Istituti Tecnici in cui assolutamente la materia non compare.
Come può un Paese pensare di rimanere competitivo , di formare giovani preparati e aggiornati con una cultura globale e della sostenibilità, di mantenersi civile se preclude alle nuove generazioni un insegnamento moderno e interdisciplinare che aiuta a ragionare sulla sempre maggiore complessità che caratterizza il nostro pianeta?
Contrariamente a quanto pensa qualche incompetente burocrate o politico non basterà un Tom Tom a salvarci la vita!
Per tentare di salvare la Geografia si può aderire all’appello in rete sul sito http://nuke.luogoespazio.info/appellogeografia/tabid/551/Default.aspx
Carrara, 26 gennaio 2010 Riccardo Canesi