Approfitto della Vs rubrica per chiedere al Ministro Gelmini di riconsiderare la posizione fortemente penalizzata della Geografia nell’ambito della Riforma della Scuola Secondaria Superiore che sarà approvata dal Governo nei prossimi giorni .
La formazione di un cittadino globale passa oggi attraverso questa materia, che da tempo non è più un'arida e nozionistica serie di numeri e di toponimi, ma una scienza interdisciplinare sempre più utile a “leggere” e quindi a comprendere la complessità dei fenomeni sociali, economici, politici e ambientali che caratterizzano il nostro Mondo.
La Geografia spiega il rapporto tra uomo e ambiente, che è sempre più indispensabile in un'epoca di cambiamenti climatici e di crisi energetica ed ambientale.
La Geografia ci aiuta a capire le connessioni tra città e territorio in un mondo e in un Paese sempre più urbanizzati.
L'insegnamento della Geografia è strategico per la competitività economica del nostro Paese in quanto forma giovani educati alla globalizzazione, alla conoscenza dei fenomeni socio-economici e alla complessità dei problemi del Pianeta.
La Geografia ci aiuta a comprendere l'importanza della tutela del paesaggio (peraltro prevista anche dalla Costituzione) nel Paese che ha il più alto numero di siti riconosciuti dall'Unesco e che ambisce, a parere anche della Sua collega Brambilla, a tornare ad essere la prima meta turistica del mondo.
Chiedo quindi al Governo che la Geografia sia reintrodotta nei curricoli in cui ne è stata prevista l'eliminazione per non privare gli studenti, futuri cittadini, di saperi assolutamente irrinunciabili, se vogliamo ch’essi possano essere attori creativi e non solo spettatori passivi nel complesso teatro del Mondo.
Grazie dell’ospitalità. Carrara, 2 febbraio 2010
Prof. Riccardo Canesi