Riforma delle professionali , la Geografia non esiste . Lettera di SOS Geografia alla Ministra dell’Istruzione
Ci duole informarla, purtroppo, che i concetti pregnanti e condivisibili espressi in quella lettera non trovano corrispondenza nell’operato legislativo , anche recente, del Suo Ministero .
Ci riferiamo allo Schema di decreto legislativo recante la revisione dei percorsi dell’istruzione professionale” (atto Camera n. 379) attualmente in esame presso le Commissioni parlamentari Cultura e poi Bilancio , in cui praticamente la Geografia non compare ed anzi viene eliminato rispetto alla situazione precedente .
Nei quadri orari dei nuovi istituti professionali a pag. 21 (ossia pag. 1 dell’Allegato B), per l’Area generale comune a tutti gli indirizzi sono previste nel 1° biennio per l’ “Asse storico sociale (Storia, Geografia, Diritto ed economia)” 264 ore (che diviso le 33 canoniche settimane dell’anno scolastico sono 4 ore settimanali nel 1° anno + 4 ore nel 2° anno).
Sempre che vada bene, quindi ,alla Geografia nel biennio comune potrà essere assegnata al massimo una misera ora ma c’è il forte rischio che questa ora venga condivisa con la Storia (!?) .
Per quanto riguarda il triennio , la Geografia non compare né nell’ “Area generale comune a tutti gli indirizzi”, né nelle aree di indirizzo, neppure negli Indirizzi in cui il suo insegnamento era presente prima della famigerata “riforma Gelmini” come l’ “indirizzo Servizi commerciali” (7 ore nel triennio in precedenza) e “l’indirizzo Enogastronomia e ospitalità alberghiera” (7 ore nel triennio) in cui, peraltro, verrebbe reintrodotta solo Storia dell’Arte nel corso “Accoglienza Turistica” (ovvero “Arte e territorio” come si può vedere a pag. 25 ossia pag. 5 dell’Allegato B ) .
Ciò nonostante nei risultati di apprendimento , a conclusione dei percorsi dell’istruzione professionale (pag. 2 dell’allegato A) si può leggere : “gli studenti devono essere in grado di : (…) - riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo”(…);
-stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali , sia in una prospettiva interculturale, sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro “ .
Quale disciplina, secondo il Ministero, dovrebbe far raggiungere agli studenti questi obiettivi di apprendimento se non la Geografia?
Al Ministero non sembra palesemente contradditorio inserire certi obiettivi , peraltro più che condivisibili , e non offrire agli studenti gli strumenti per conseguirli ?
Il Coordinamento Nazionale SOS Geografia si augura che questi macroscopici errori , a danno di una disciplina e soprattutto a danno degli studenti, vengano sanati al più presto dal Suo Ministero visto che il Parlamento non può metterci mano .
Il Coordinamento si mette , come sempre, a disposizione dei suoi uffici per ulteriori delucidazioni e/o contributi. Grazie dell’attenzione.
SOS Geografia diffida il Miur per chiedere il rispetto della sentenza TAR Lazio 3527/13 . Gli interessati sono invitati ad aderire
Il Tar del Lazio accoglie il ricorso dei docenti di Geografia contro lo scandalo delle cattedre atipiche
Il Coordinamento Nazionale SOS Geografia rende noto con soddisfazione che il Tar del Lazio ha accolto il ricorso contro le cattedre atipiche (normativa che consentiva, pur in assenza di requisiti e abilitazione, l’ insegnamento della Geografia ai docenti di Italiano e Scienze) promosso dall’Avv. Nicola Da Settimo Passetti , per conto di oltre un centinaio di docenti di Geografia.
La sentenza ha accolto il ricorso principale e ha conseguentemente annullato il Decreto Direttoriale Miur – D.D.G. n. 414 del 06.05.2016, nella parte in cui ha erroneamente individuato la confluenza nelle nuove classi di concorso, previste dal DPR 14-2-2016, n. 19, in relazione alla disciplina “Geografia” negli Istituti Tecnici e alla disciplina “Geografia generale ed economica” negli Istituti Tecnici e Professionali, anche delle classi di concorso A-50 e A-12.
Il TAR Lazio "ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa" e condanna l’ Amministrazione al pagamento delle spese di giudizio.
La sentenza verrà ora notificata al Ministero presso l'Avvocatura dello Stato, al fine del passaggio in giudicato del dispositivo.
Il Coordinamento Nazionale SOS Geografia vigilerà attentamente sull’ applicazione del giudicato, anche relativamente ai suoi effetti retroattivi, e valuterà quindi, insieme all’ Avv. Da Settimo Passetti, le ulteriori azioni da intraprendere per ottenere tutti gli effetti favorevoli della sentenza.
Nel frattempo SOS Geografia sta valutando di impugnare anche il nuovo D.M. 259 del 9.5.17, pubblicato solo ad agosto, nella parte in cui prevede, diversamente dal DPR 19/16, di consentire l' insegnamento di "Geografia" anche alla classe di concorso A-50 - Scienze naturali, chimiche e biologiche - "ad esaurimento limitatamente alla salvaguardia della titolarità nel limite del contingente orario costitutivo della cattedra".
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